22 Dic Milano, una città a misura di bambino

Negli ultimi dieci anni Milano ha visto uno sviluppo urbanistico in linea con le capitali europee più avanzate: lontano dalla cementificazione selvaggia degli anni del boom economico, il nuovo sviluppo sta forgiando una città più verde, più smart, con servizi ben accessibili anche a chi non abita nei quartieri più centrali. Una città più vivibile, non soltanto per gli adulti, ma anche per i bambini. Certo non è ancora ai livelli del Nord Europa – la capitale finlandese Helsinki è in cima alle classifiche – ma è sulla strada giusta. Milano offre ormai moltissimi servizi educativi – scuole, campi sportivi, associazioni – parchi più o meno grandi, giardini diffusi in città e posti per lo svago: si pensi, ad esempio, al Muba, il museo dei bambini, o alle tante ludoteche di centro e periferia.
La scelta della zona
Oggi, trovare un quartiere dove andare a vivere con i propri figli piccoli garantendo loro – e garantendosi – una buona qualità della vita, è diventato più semplice. Fondamentali, tra i criteri di scelta, sono la valutazione dell’appartamento e di ciò che c’è intorno alla via in cui si decide di abitare. Non tutti possono permettersi una casa grande, per cui oggi è diventato fondamentale acquistare un appartamento che coniughi bene dimensione e funzionalità. La metratura media di una casa a Milano è di circa 88 metri quadri: in questo spazio, se si hanno figli, meglio avere anche un balcone o un loggiato, un luogo esterno, cioè, che sia vivibile per buona parte dell’anno. Anche la scelta del condominio è decisiva: oggi molte nuove costruzioni pongono attenzione alla distribuzione degli spazi comuni, in cui sono compresi anche giardini, più o meno grandi, con un angolo dedicato ai giochi e ampi parcheggi per le biciclette. Quando si esce di casa, però, è importante avere i servizi essenziali raggiungibili, preferibilmente senza auto: scuole, piscine, centri ricreativi, parchi.
Il Portello, un quartiere a misura di bambini
Tra i quartieri milanesi che in questi ultimi anni hanno visto uno sviluppo in questa direzione c’è il Portello, una delle riqualificazioni più azzeccate della città. Qui, ex area industriale dove una volta sorgevano gli stabilimenti dell’Alfa Romeo, si incontra una porzione della Milano del futuro, che non può non essere a misura di bambino. Il quartiere, infatti, ospita un parco di 80mila metri quadrati in cui non mancano percorsi da godersi a piedi o in bicicletta, aree gioco, oasi di relax. Non distante, il centro commerciale offre una buona varietà di negozi, anche per i più piccoli.
In questa cornice si inseriscono le residenze di Breme 26, il nuovo progetto residenziale in fase di realizzazione in via Ludovico di Breme. Un edificio che per la distribuzione dei suoi spazi comuni, interni ed esterni, e per le caratteristiche dei suoi appartamenti tutti dotati di ampi loggiati, ben si ritaglia sulle esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie. E, una volta usciti di casa, non mancano certo i servizi: in zona, o comunque facilmente raggiungibili, ci sono l’ospedale Buzzi, eccellenza nel campo della pediatria, la Fiera che spesso ospita anche eventi per i bimbi. Se si cerca un parco, poi, molto attrezzato per i bambini, oltre al Portello e al Monte Stella c’è il parco Franco Verga , una vera e propria oasi fatta di giochi all’aperto e percorsi ad hoc. A due passi da via Breme, in via Ampezzo 8, c’è la scuola paritaria Maria Consolatrice, asilo ed elementari. Per i piccolissimi non manca il nido, in via Polidoro da Caravaggio, traversa di viale Certosa. Non lontano da qui, poi, c’è il campo sportivo Villapizzone, dove ha sede una storica società dilettantistica di calcio. Tutto a portata di mano, anzi, di passeggiata, in una zona dove, lo dicono i suoi stessi abitanti, si vive bene.